Al Sig. Presidente e ai membri della Convenzione Europea
Si è tenuto a Praga nei giorni 6 - 10 luglio 2002 l´incontro annuale dei membri del MEVD sul tema “Quale uomo per il terzo millennio”. In questa occasione si è
svolta un´analisi ed una valutazione delle implicanze bioetiche della Carta dei Diritti Fondamentali dell´Unione Europea, chiamata a esprimere l´identità‘ culturale dell´Europa.
Apprezzamento unanime è stato espresso per la centralità che la Carta attribuisce alla persona e alla sua inviolabile dignità. Vengono inoltre valutati positivamente il divieto di pratiche genetiche selettive, il divieto della commercializzazione del corpo umano, il divieto della clonazione riproduttiva.
Nell´apprezzare il tentativo della carta di specificare i diritti fondamentali in rapporto delle diverse figure del soggetto umano: bambini, anziani, disabili, generazioni future, si esprime un vivo rammarico per non aver avuto coraggio di includere in questa specificazione dei diritti, un adeguato riferimento della tutela della vita prenatale.
Si chiede perciò che nella stesura definitiva, la Convenzione dell´Unione Europea riconosca il principio dell´uguale dignità di tutti gli esseri umani in tutte le fasi della loro vita, fin dal loro concepimento, essendo tale dignità indivisibile.
Praga 10 luglio 2002
La Presidenza MEVD
Prof. Gemma Pellizzari Iannetti