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Sabato 28 Maggio 2011
MARCIA PER LA VITA
Desenzano del Garda
Abbazia di Maguzzano
DIECI ANNI DEL MEVD
settembre1997- settembre2007
(Relazione della Presidente del MEVD)
Prof.ssa Gemma Pellizzari Iannetti
Le radici del Movimento del quale oggi celebriamo il decennale, affondano nel passato. Agli inizi degli anni ’70 quando in Europa i vari stati consolidavano la cultura della morte con la progressiva approvazioni delle leggi che consentivano l’aborto, due medici di profonda fede cristiana, il cattolico, Prof. Cherubini Trabucchi di Verona e il protestante, Dr. Sigfried Ernst, di Ulm, il primo dei Medici per la Vita d’Italia e il secondo di analoga associazione dei medici dell’area tedesca,
gettarono le basi per la costituzione di una unione europea in difesa della dignità umana e di conseguenza in difesa della vita.
In seguito, nel 1976, in Italia, precisamente a Trento, nacque l’Associazione Trentina della Famiglia - a Verona, L’Unione Italiana delle Iniziative Civili in Favore della Dignità Umana – sezione medica (UIDIC) e in Germania a Untermarcktal, fu costituita L’Union Civium Europae, con la sigla (UCE) cui le associazioni di analoga ispirazione d’Europa di confessioni diverse, aderirono.
Il cammino e le iniziative di queste associazioni in favore della dignità umana e della vita, si integrarono, nonostante l’attività di alcuni sodalizi spesso sconfinasse nel fanatismo. Aspetto questo che offuscò non poco l’immagine dell’azione civica e morale verso la difesa della vita e della dignità umana.
Negli anni ’80, vista l’impossibilità di raggiungere una linea comune di comportamento etico e civile nel proporre attività e iniziative all’interno dell’UCE, l’UIDIC italiana e quasi tutte le associazioni aderenti si dissociarono e uscivano dall’UCE stessa.
In seguito, dopo numerosi incontri, in cui si è consolidata la convinzione che per affermare i principi naturali ed etici, la credibilità doveva costituire le fondamenta e la base di ogni programma e di ogni iniziativa, a Innsbruck il 26 novembre 1994, su proposta dell’U.I.D.I.C. (Unione Italiana Iniziative Civili in Difesa della Dignità Umana), dai rappresentanti di alcune associazioni, cattoliche e protestanti, che operano in difesa delle dignità umana, di Austria, Italia, Germania, Svizzera, Olanda e Belgio, viene sottoscritto un documento nel quale viene espressa la volontà di costituire il “MEVD” (Movimento Europeo per la Difesa della Vita e della Dignita’ Umana) - (denominazione suggerita e coniata dal giudice protestante Peter.W. Smitz, dell’Associazione “Giuristi Cristiani per la Vita” di Belgio e Olanda) nel quale viene ribadito lo scopo primario: collaborare a livello internazionale, con le diverse associazioni sparse sul territorio europeo che operano in difesa della dignità umana e che si ispirano alla concezione cristiana della vita e dell’uomo.
In questa circostanza mi sento in dovere di citare i firmatari di questo documento, in sostanza i fondatori:
Dott. Franz Adler – di Merano – dell’UIDIC – il quale prima, durante e dopo le fasi preparatorie del progetto ha assunto un ruolo determinante e insostituibile. Ruolo che sostiene ancora oggi con grande disponibilità.
Inoltre:
Il Dott. Giovanni Barbaresco – di Mestre, Venezia - dell’UIDIC
L’Ing. Iohannes Bischof – di Monaco di Baviera - del Priorato “Militia Sancta Mariae”
Il Dr. Med. Georg Gotz – di Ausburg – giornalista, direttore della rivista medica “Sanitas”
Il Prof. Josef Kramer – di Krumback – Germania
La Dott.ssa Veronica Mende – di Vienna - Mov. Per la vita di Austria
Il Prof. Valentino Perdonà – di Verona – UIDIC
Il Prof. Angelo Quaglia – di Verona – Pres. UIDIC, il quale ha gestito tutta la fase preparatoria dell’atto costitutivo del MEVD
Il giudice Pieter Smitz – di Bilthove, Olanda – Dell’Associazione Giuristi per la Vita di Olanda e Belgio.
(2)
Un anno dopo, sempre a Innsbruck, all’Excitzien Haus delle suore vincenziane, sede abituale degli incontri, il compianto Avv. Migliori di Milano, già Presidente del Movimento per la Vita Italiano, gettava le basi dello statuto del MEVD, tracciando le linee guida, con finalità e intenti. La bozza di statuto fu sottoposta al vaglio delle associazioni rappresentate dai firmatari del documento originale.
Dopo tre anni di gestazione, - (si tenga presente che i tempi di comunicazione sono sempre lunghi, in quanto i rapporti anche per la più breve delle comunicazioni, passano attraverso le traduzioni nelle tre lingue –italiano, francese e tedesco) si arriva finalmente alla costituzione ufficiale del MEVD, (con approvazione dello statuto e iscrizione nel registro degli atti pubblici della Repubblica Italiana, al n° 5372). Atto sottoscritto in questa prestigiosa sede il 20 settembre 1997, davanti al notaio Zeno Cicogna, dai rappresentanti delle associazioni aderenti di Austria, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Svizzera. (In quella circostanza viene letto il messaggio augurale inviato dal Presidente del Parlamento Europeo ).
Per ragioni fiscali, secondo le leggi vigenti in Italia il MEVD viene iscritto nell’elenco delle Organizzazioni Nazionali con attività senza scopo di lucro.
In occasione della stesura della Convenzione Europea il MEVD è stato inserito nel Forum della Convenzione stessa.
Ed è riconosciuto dal Vescovo di Verona con nomina di un assistente ecclesiastico.
Da subito il MEVD secondo lo statuto si dichiara: movimento di opinione con carattere squisitamente culturale
Quali sono gli obbiettivi indicati dallo statuto:
la promozione a livello europeo di iniziative culturali in difesa della vita umana dal concepimento e fino alla morte naturale, nonché la difesa della dignità dell’uomo in tutti gli ambiti della vita.
Negli incontri organizzativi di: – Ausburg – Berlino – Freiburg – Garda - Innsbruck – Parigi - Praga - Salisburgo - Strasburgo – Verona e Vienna che si sono susseguiti dalla data della firma del documento, i rappresentanti delle associazioni che condividono le iniziative del MEVD, si sono impegnati in particolare a sostenere le iniziative culturali ed educative, quali:
a) in difesa dell’embrione fino dal concepimento (dichiarandosi contrari a qualsiasi sperimentazione genetica non avente come obiettivo il benessere della vita umana) - b) in difesa e a favore della famiglia fondata sul matrimonio naturale, - c) per la prevenzione dell’AIDS,- d) in difesa dei minori per prevenire la violenza di ogni tipo nei loro confronti (pedofilia, spettacoli di violenza e sesso , pubblicazioni oscene e violenza domestica) – e) contro al pornografia e la violenza trasmessa attraverso i mass-media – f) in difesa della dignità della donna, contro il suo uso strumentale nella pubblicità e nello spettacolo – g) a favore di iniziative che siano in aiuto alle ragazze madri e alle famiglie con figli disabili.
Sino ad oggi, con questi obiettivi sono state inviate le seguenti petizioni al Parlamento Europeo: 1) richiesta di istituzione dello “Statuto Giuridico dell’Embrione”- 2) contro l’uso della pillola abortiva “RU 486” – 3) “A tutela della dignità della donna”- 4) “A difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra maschio e femmina” – 5) “Contro la pornografia e l’uso delle droghe – 6) “Per prevenire e controllare la prostituzione” – 7) “Per il controllo e la regolamentazione delle discoteche”- 8) “A difesa delle madri nubili” – 9) “Contro gi spettacoli tv di violenza e pornografia (a tutela dei minori”) – 10) “Per prevenire l’Aids” – 11) “Contro al clonazione umana” – 12) “Contro il lavoro minorile” – 13) “Contro la pedofilia” – 14) “ Per la tutela della dignità dell’uomo nel delicato campo del trapianto d’organi”- 15) “Contro l’eutanasia” – 16) “Perché nella stesura della Carta della Convenzione sia riconosciuto il contributo della cultura cristiana nella fondazione dell’Europa” – 17) “Perché nella Carta della Convenzione sia riconosciuta la dignità dell’uomo nei suoi ambiti e sin dal concepimento, in quanto tale dignità è “indivisibile” .
(Le petizioni sono state tutte accettate)
Nel convegno annuale di Garda (ottobre 2003) è stata scritta la “Carta di Garda” a difesa e a promozione della donna. Il documento è stato inviato a tutti gli organismi della Comunità Europea e a tutti gli europarlamentari - al Segretario Generale dell’ONU, non che a tutti i Governi rappresentati.
Al termine del convegno di Salisburgo (29 settembre – 02 ottobre 2005) sono state inviate al Parlamento Europeo le petizioni: 1) Per la tutela del concepito e aiuto alle madri in difficoltà – 2) Per la difesa dell’embrione nella ricerca scientifica -3) Per l’accompagnamento alla morte, no all’eutanasia.
Il Parlamento Europeo, sino ad oggi ha discusso e approvato tre raccomandazioni trasmettendole agli Stati membri, sulla prostituzione e la riduzione in schiavitù – sulla dignità della donna nella pubblicità e sulle trasmissioni di violenza e volgarità in tv.
Questo a grandi linee la storia del MEVD, organizzazione internazionale che prima o poi, per una organizzazione più efficiente, incisiva e più vicina ai centri istituzionali europei dovrà essere trasferita a Bruxelles o a Strasburgo.
Intervento di Haussler
Intervento di Grandis
Intervento di Viscardini