�CARTA DI GARDA�

per la promozione e la difesa della dignit� della donna, nella famiglia, nella maternit�, nel lavoro, nello spettacolo e nei mezzi di comunicazione.

I presidenti delle associazioni che operano in favore del rispetto della vita e della dignit� della persona di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Repubblica Ceca e Svizzera, che condividono le iniziative del MEVD (Movimento Europeo per la difesa della Vita e della Dignit� Umana) al termine del convegno annuale di aggiornamento di Garda (Verona � Italia)

PREMESSO:

1. che la donna svolge un ruolo importante e talvolta determinante sia nello sviluppo che nel degrado della societ�;

2. che, per la sua attitudine alla maternit�, la donna detiene una responsabilit� particolare e specifica nel dare la vita, responsabilit� che tuttavia divide con l�uomo che ella non pu� e non deve escludere da questo ambito;

3. che, purtroppo, una certa cultura tende a ridurre la donna �ad oggetto� considerandola prevalentemente per il suo aspetto fisico o per la sua capacit� di lavoro;

CONSTATATO:

1. che, nonostante il riconoscimento della dignit� inerente a tutti i membri della famiglia umana senza distinzione di sesso, contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell�Uomo del 1948, persistono ancora in alcune legislazioni nazionali e in comportamenti diffusi, forme di discriminazione nei confronti della donna che ne ledono la dignit�;

2. che, per esempio, le leggi che consentono l�aborto come soluzione ai problemi che una gravidanza pu� comportare, invece di un sostegno economico e psicologico adeguato, della vita limitano di fatto la libert� della donna e ne offendono la dignit� inducendola a ledere gravemente il suo corpo e la sua psiche con la soppressione, contro natura, dell�essere che porta in seno,

3. che anche le leggi che consentono il divorzio e lo facilitano, pur apparentemente paritarie nella loro formulazione, finiscono spesso per penalizzare la donna e i figli;

4. che l�uso del corpo della donna, con la surrogazione della maternit� e con l�estrazione e l�utilizzazione di ovociti (cellule strettamente femminili), � causa di abusi nel campo della ricerca e della riproduzione (clonazione) incompatibili con la dignit� umana;

PRESO ATTO, con soddisfazione

1. che il progetto di �Costituzione Europea� attualmente in discussione a livello di Capi di Stato e di Governo fonda l�Unione, in primis sul valore della dignit� umana;

2. che, in effetti, il medesimo progetto prevede una carta dei diritti fondamentali dell�Unione che afferma �che la dignit� umana � inviolabile e deve essere rispettata�

AUSPICANO

che venga sottolineata nella Costituzione stessa o in una legge quadro europea l�importanza della dignit� della donna, nella famiglia, nella maternit�, nel lavoro, nello spettacolo e nei mezzi di comunicazione

CHIEDONO

ai governi, ai parlamentari nazionali e a quelli europei, agli organi di informazione, agli intellettuali, ai politici, alle varie chiese, alle associazioni di volontariato e ai movimenti di opinione, ai sindacati e agli imprenditori, ciascuno nel proprio ambito di competenza e possibilit� di intervento

1) di favorire il rispetto delle leggi che garantiscono alla donna dignit� e protezione da qualsiasi forma di violenza, coercizione, sfruttamento;

2) di studiare forme di informazione educativa mirate al rispetto della figura femminile;

3) di attivare una pi� intensa educazione alla maternit� e al rispetto della vita fin dal concepimento nonch� fornire informazioni, per il concepimento, sui metodi naturali onde prevenire l'aborto;

4) di favorire la cultura delle unioni etero-sessuali, del matrimonio e della famiglia, con approfondimenti sulle diverse realt� biologiche, psicologiche, spirituali specifiche dell�uomo e della donna per arginare il crescente fenomeno delle unioni di fatto, del divorzio e del calo delle nascite,

5) di adoperarsi per garantire alle donne una reale libert� di scelta, che consenta loro di accedere all�attivit� lavorativa o all�impegno pubblico (con agevolazioni fiscali, mutui senza interessi, licenze per maternit�, contributi finanziari per l�educazione dei figli, asili nido) senza sacrificare il proprio ruolo di madre;

6) di combattere con ogni mezzo la schiavit� e gli abusi sessuali nonch� l�uso nei mass-media di contenuti ed immagini che degradano l�amore, offendono il pudore ed incitano a violenze sessuali;

7) di promuovere azioni culturali e diplomatiche verso quei paesi che considerano la donna ancora subalterna all�uomo e la privano di ogni diritto civile e morale;

ALLE DONNE

1. di approfondire la conoscenza della propria specificit� biologica, psicologica e spirituale, al fine di rendersi meglio consapevoli del loro ruolo nella societ�, da svolgere in condizioni di eguaglianza con l�uomo e di reciproco rispetto;

2. di prendere coscienza, in particolare, dell�importanza della maternit�, della famiglia e del ruolo insostituibile ed irrinunciabile della donna all�interno della stessa;

3. di rendersi conto : a) che portano in s� le cellule germinali della vita umana (l�ovocita);

b) che di fronte alle tecniche che si sviluppano in vista della procreazione artificiale, devono, anche se si tratta di combattere la sterilit�, mostrarsi molto decise nel rifiutare ogni proposta di prelievo di ovociti dal loro corpo; c) che l�utilizzazione delle cellule germinali per la procreazione o a scopo di ricerca non rispetta la dignit� della donna nel suo ruolo di madre; d) che spetta a loro, non ad altre donne o alle macchine, la gestazione del loro ovocita fecondato;

4. di far rispettare, a cominciare da se stesse, la loro dignit� personale senza lasciarsi influenzare da ideologie, mode, forme di pubblicit� che esaltando il corpo mortificano la loro intelligenza ed il loro spirito;

5. di evitare che le inviolabili libert� individuali e le giuste rivendicazioni di parit� di diritti e di opportunit� si trasformino in meri comportamenti egoistici, indifferenti ai doveri che spettano ad ogni individuo verso s� stesso, la famiglia e la societ�.

 

SI IMPEGNANO

nei limiti delle loro possibilit� e con iniziative di carattere culturale affinch� la dignit� della donna venga rispettata in tutti i suoi ambiti e ne venga valorizzato il ruolo nella famiglia, nella maternit�, nella professione, nel posto di lavoro, nella pubblicit�, nello spettacolo e nell�informazione.

 

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Ultimo aggiornamento: 26-06-04